Sedersi a tavola e godersi ogni assaggio con un buon vino e la giusta compagnia è uno dei momenti più belli che si possano vivere, soprattutto se siete “una buona forchetta” come me. Ho deciso, perciò, di parlarvi di un ristorante Tivoli perché credo possa essere la svolta per tutti coloro che amano mangiare la carne ma che al tempo stesso ricercano una cucina con sapori intensi e con prodotti ricercati e di qualità.

Il ristorante Tivoli a cui mi sto riferendo è il Greg, che prende il suo nome dal ponte gregoriano che bisogna attraversare per giungere al locale. Questo ristorante Tivoli basa la sua cucina su una scelta di carni selezionate come scottona piemontese, angus, irlandese, tomawhak USA, filetto nazionale, entrecôte Argentina e australiana, e t-bone tedesche di kaiser. Anche il pesce è di alta qualità ma vige la regola, poco ma buono e selezionato, come le vongole del golfo di Goro, le ricciole, ombrine e tonnetti tutto mediterraneo e rigorosamente tutto di stagione. In cucina troviamo Riccardo Arcangeletti, giovanissimo chef, che ha trasformato la sua passione per il cibo nata a soli 6 anni, in un percorso di crescita e di studi, che l’ha portato anche nella cucina da 1 stella Michelin nella locanda San Lorenzo, e in quella di Carlo Cracco.

Al ristorante Tivoli non mancherà sicuramente neanche il gusto del buon bere, infatti lo chef si intende anche di Food Pairing, abbinamento cibo cocktail, grazie a Campari Accademy. Così, ogni cliente potrà gustarsi una ricercata selezione di prodotti di qualità, un’ampia collezione di distillati di altissimo livello, un assortimento mirato di vini e bollicine, il tutto accompagnato da diversi abbinamenti culinari.

Il ristorante Tivoli Greg unisce una location particolare, in stile country ed ispirata ai colori del legno, ad una cucina dai sapori intensi che valorizza la storia che c’è dietro ogni piatto.